INTERROGAZIONE n. 123 del 22/01/2016
Interrogazione n.123/10^ di iniziativa del Consigliere F. ORSOMARSO recante: "Chiarimenti su responsabilità della Protezione Civile per i fatti del 19.01.2016 – Assenza di soccorsi agli automobilisti e passeggeri rimasti bloccati sull’A3 tra Rogliano e Altilia-Grimaldi per 10 Ore"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
in data 19.01.2016, alle ore 13:00 circa, si bloccava la circolazione sul tratto autostradale A3 tra Rogliano e Altilia Grimaldi a causa della neve caduta in quelle ore;
circa 200 veicoli e centinaia di persone rimanevano bloccate in coda per quasi 10 ore e comunque sino a che, solo nella notte, intorno alle ore 00:30, ai veicoli veniva finalmente consentito di riprendere la marcia;
si è successivamente accertato che la neve caduta, per come previsto nei giorni precedenti, aveva raggiunto un'altezza di pochi centimetri;
il tratto è di competenza dell'ANAS che non ha provveduto a prevenire l'evento né a rimuovere l'ostacolo tempestivamente, tant'è che nella stessa notte dell'occorso il Presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, decideva di attivare il commissariamento della struttura di Esercizio dell’A3 Salerno-Reggio Calabria;
durante l'incresciosa permanenza delle vetture in coda per 10 ore circa, le persone presenti non ricevevano alcun tipo di assistenza, né dì soccorso;
erano presenti donne, anche in stato di gravidanza, bambini, tra cui uno appena dimesso dall'ospedale, anziani, malati, persone sprovviste di medicinali, tutti rimasti all'oscuro di quanto stesse accadendo e disinformati circa la durata del blocco stesso;
nessuno è passato per portare loro almeno dell'acqua o per verificare se vi fossero esigenze particolari cui provvedere con immediatezza;
le persone presenti rimanevano per circa 10 ore senza servizi igienici, si ribadisce anche senza acqua, molti senza poter utilizzare il proprio telefono cellulare per informare i familiari circa le proprie condizioni e per rassicurarli;
diverse persone, venivano colpite da crisi di panico;
altre persone, rimaste in coda all'interno della galleria ivi presente, temevano per la propria incolumità a causa dei gas emanati dalle vetture con motore acceso per usufruire di un minimo di riscaldamento;
il tutto avveniva in totale assenza di qualsivoglia tipo di supporto, anche solo morale e informativo circa quanto stesse accadendo;
nonostante ciò, durante una trasmissione televisiva regionale, ma anche su diverse testate giornalistiche, il Dirigente Responsabile dell'Unità Operativa Autonoma della Protezione Civile, il Dott. Carlo Tansi, ha giustificato l'assenza dì soccorso dal parte della Protezione Civile per tutta la durata del blocco autostradale asserendo che l'ANAS ha impedito il passaggio dei mezzi della protezione civile per prestare soccorso alle centinaia di malcapitati;
è oltremodo inverosimile che l'organo deputato a garantire l'incolumità delle persone, delle cose e dell'ambiente, non abbia provveduto a prestare soccorso agli sventurati automobilisti e loro passeggeri per un presunto "ALT" dell'ANAS;
laddove tale circostanza fosse veritiera, è doveroso che la Protezione Civile spieghi perché non ha proseguito a piedi per prestare soccorso, lasciando nel più completo stato di abbandono centinaia dì persone in preda al panico, in mezzo alla neve, totalmente disinformate circa quanto stesse accadendo, senza acqua, medicinali e servizi igienici;
peraltro, tale carenza di soccorsi e assistenza, dovrà essere chiarita anche alla luce della recente deliberazione del Consiglio che, nella seduta dell'11.08.2015, su proposta del Presidente Oliverio, ha approvato di istituire nell'ambito del Dipartimento Presidenza e alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta regionale, l'Unità Autonoma Protezione Civile, conferendo successivamente l'incarico di Dirigente responsabile al dott. Tansi;
Per sapere:
quali sono le motivazioni che hanno determinato il mancato intervento della Protezione Civile regionale in soccorso delle centinaia di persone bloccate sull'A3 in data 19.01.2016 nonché le motivazioni del mancato coordinamento tra le autorità preposte all'attività dì prevenzione ed intervento.

Allegato:

22/01/2016
F. ORSOMARSO